Sentenza C-578/23 CGUE: chiarimenti sui limiti della procedura negoziata senza bando negli Appalti Pubblici
La sentenza C-578/23 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, si focalizza sulle condizioni in cui un’amministrazione aggiudicatrice può ricorrere a una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
Ecco i punti salienti che emergono dalle informazioni disponibili:
- Tema centrale:
- La sentenza chiarisce i limiti e le condizioni per l’applicazione dell’articolo 31, paragrafo 1, lettera b) della Direttiva 2004/18/CE, che disciplina le procedure negoziate senza previa pubblicazione.
- Il fulcro della questione riguarda l’interpretazione delle “ragioni di natura tecnica” e delle “ragioni attinenti alla tutela di diritti esclusivi” che possono giustificare il ricorso a tale procedura.
- Implicazioni:
- La Corte ha specificato che un’amministrazione aggiudicatrice non può invocare la tutela di diritti esclusivi per giustificare la procedura negoziata se la ragione di tale tutela è ad essa imputabile.
- La sentenza sottolinea l’importanza di valutare le circostanze di fatto e di diritto per determinare la legittimità del ricorso alla procedura negoziata.
- Contesto:
- La sentenza si inserisce nel quadro del diritto europeo degli appalti pubblici, che mira a garantire la concorrenza, la trasparenza e la parità di trattamento.
In sostanza, la sentenza C-578/23 fornisce importanti chiarimenti sull’interpretazione delle norme relative alle procedure negoziate negli appalti pubblici, evidenziando la necessità di una valutazione rigorosa delle condizioni che ne giustificano l’utilizzo.