L’ANAC sulla revisione dei prezzi negli appalti pubblici
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha chiarito che la revisione dei prezzi negli appalti pubblici può comportare un adeguamento non solo al rialzo, ma anche in diminuzione. Questo significa che se i prezzari aggiornati mostrano costi inferiori a quelli inizialmente concordati, l’amministrazione ha il diritto e il dovere di applicare una revisione dei prezzi verso il basso.
Tale principio, espresso nel parere consultivo n. 4 del 12 febbraio 2025, si basa sull’articolo 26 del Decreto Aiuti e sui chiarimenti del Ministero delle Infrastrutture. L’obiettivo è garantire che il prezzo dell’appalto rispecchi sempre le effettive condizioni di mercato, tutelando gli interessi pubblici.
In pratica, anche se l’attenzione si concentra spesso sugli aumenti dei prezzi, le stazioni appaltanti sono obbligate a procedere a una revisione al ribasso quando i prezzari aggiornati lo richiedono. Questo meccanismo di adeguamento, definito “obbligatorio” dall’ANAC, assicura trasparenza e correttezza nelle gare d’appalto, a beneficio sia delle amministrazioni che delle imprese.