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La “Nuova Sabatini” rifinanziata ed estesa a digitalizzazione e green economy.

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Dopo le conferme espresse in Commissione Bilancio (sui nostri media https://www.itslaw.it/blog/industria-5-0/ ) Decreto fiscale di accompagnamento alla Legge di Bilancio 2024 conferma il finanziamento 2023 ed il rifinanziamento 2024 della misura Beni strumentali (c.d. “Nuova Sabatini”).

Previsto nel Decreto fiscale di accompagnamento alla Legge di Bilancio 2024, il rifinanziamento della Nuova Sabatini per il 2023, con uno stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro per gli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Confermata anche l’estensione della misura per il 2024, con fondi per 100 milioni di euro.

Secondo la  Circolare direttoriale 3 luglio 2023, n. 28277 – Nuova Sabatini Green. Nuove disposizioni per la concessione dei contributi  (https://www.itslaw.it/wp-content/uploads/2023/11/CIRC_ABER_FIBER_ALL1_6C_def_03072023.pdf)  – per il settore della produzione, trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, e programmi di investimento in beni strumentali a basso impatto ambientale a seguito della sostituzione, dal 1° gennaio 2023, dei regolamenti ABER n. 702/2014 e FIBER n. 1388/2014 con i  regolamenti ABER n. 2022/2472 e FIBER n. 2022/2473.

Si tratta  dell’agevolazione gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquisto o leasing di  macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

La misura si rivolge a micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • hanno sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.